I benefici dell’acqua di mare da Renè Quinton a oggi

Che si tratti di idroterapia, balneoterapia o talassoterapia, le virtù terapeutiche dell’acqua di mare sono conosciute fin dall’antichità.

Euripide diceva che il mare guarisce le malattie degli uomini;
Platone scriveva che il mare lava tutti i mali dell’uomo e Ippocrate raccomandava i bagni di acqua di mare calda.

La talassoterapia è una particolare forma di terapia, basata sull’azione curativa del clima marino, dello stesso mare e dei suoi prodotti (sabbia, alghe, fanghi ecc.). Il termine “talassoterapia” deriva dal greco thalassa (mare) e thérapeia (trattamento) e fu utilizzato per la prima volta nel XIX secolo in Bretagna; tuttavia, si ritiene che le potenziali proprietà curative attribuite al mare e al clima marino fossero conosciute fin dall’antichità, già dai popoli romani, greci ed egizi.

 

PLASMA UMANO E PLASMA MARINO

La scoperta che gli effetti rivitalizzanti e rimineralizzanti dell’acqua di mare potessero essere utilizzati anche come additivo terapeutico risale ai primi del XX° secolo, e tutto iniziò da una teoria: la composizione minerale del sangue dei vertebrati rispecchia quella degli oceani antichi, dove apparve la vita.

È l’eminente medico e biochimico Archibald Byron Macallum, fondatore del primo centro di biologia marina in Canada, che enunciò per primo questa teoria nel 1903 nel suo testo On the Inorganic Composition of the Medusae, Aurelia flavidula and Cyanea Artica, dall’altra parte dell’oceano, in Francia, un biologo  di nome René Quinton esponeva le leggi della costanza originale del mondo nel suo celebre trattato L’eau de mer, milieu organique(1904).
Le sue ricerche lo portarono successivamente anche alla prova chimica dell’equivalenza fra sangue e acqua di mare per la natura dei sali, per la presenza di oligoelementi e per le proprietà chimiche: confermò così l’ipotesi iniziale che “nulla rassomiglia al mezzo liquido interno dell’uomo più della semplice acqua del mare”.

Dal 1906 al 1914 decine di ospedali chiamati “dispensari marini” nacquero in Francia, nel Regno Unito, in Italia e in Belgio. Quinton percepiva il corpo come un acquario, nel quale i fluidi dovevano essere in perfetto equilibrio, e considerava il suo plasma marino come il miglior modo per raggiungerlo e mantenerlo.

 

Oggi l’equilibrio dei fluidi si chiama “omeostasi” questo stato è essenziale al buon funzionamento di tutte le cellule dell’organismo.

La talassoterapia si basa sul principio che i sali e gli oligoelementi in essa contenuti siano altamente biodisponibili e facilmente assorbibili dal paziente attraverso i pori della pelle.  L’assimilazione di questi oligoelementi e di questi sali permetterebbe di favorire il ripristino dell’equilibrio dell’organismo, aumentando anche le resistenze alle aggressioni esterne e producendo effetti stimolanti e rivitalizzanti.

INDICAZIONI

  • Patologie cutanee: eczemi, dermatiti, psoriasi, cellulite…
  • Patologie apparato respiratorio: tosse, bronchiti, sinusiti
  • Patologie osteoarticolari: dolori osteoarticolari e muscolari di origine traumatica o reumatica

TRATTAMENTI TALASSOTERAPICI

La talassoterapia si basa sull’uso non solo dell’acqua di mare, ma anche di altre componenti che, nell’insieme, costituiscono l’intero ambiente marino Climatoterapia Elioterapia Areosol marino.  Bagno in acqua marina caldo o freddo. questo trattamento può essere effettuato sia con l’impiego esclusivo di acqua di mare, sia con l’aggiunta a quest’ultima di:

  • Alghe e/o loro prodotti o derivati;
  • Anidride carbonica (bagno carbonico);
  • Ozono (bagno ozonizzato).
  • Sabbiature (psammatoterapia) sfruttano l’azione della sabbia calda (che può arrivare fino a temperature di 50°C) e degli oligoelementi e dei sali marini che dall’acqua di mare si sono depositati sui suoi granuli