Enotera (Oenothera Biennis L.)

Enotera (Oenothera Biennis L.)

Enotera


Descrizione

Pianta biennale, pubescente e glandulosa, nel primo anno produce una rosetta di foglie e, a volte, anche dei piccoli fusti. Durante il secondo anno si ha uno sviluppo maggiore, dal fusto fino alla produzione di fiori e semi. La sua altezza varia da 50 a 150 centimetri. Le radici sono grosse e carnose, di colore lievemente rossastro e scendono verticalmente dal fusto della pianta assicurando ancoraggio e stabilità alla pianta stessa. I semi e la parte aerea sono usati come droga. I semi contengono sino al 25% di un olio ricco di acidi grassi insaturi: 8-14% di acido gamma-linolenico, 65-80% di acido linoleico, 6-11% di acido oleico, mucillagini, fitosteroli, alcol cerilico, fla- vonoidi e tannini. Questi ultimi due sono riscontrabili anche nelle parti aeree. Trova impiego nell’acne e nell’invecchiamento cutaneo favorendo il trofismo e la funzionalità della pelle. Grazie alla presenza di omega 6 (acido linoleico) contrasta i disturbi tipici del ciclo mestruale.

Conosciuta con il nome comune di Enotera, la pianta Oenothera biennis trae l’origine del suo nome dal greco: si tratta dell’unione di oinos (vino) e thera (caccia). Teofrasto riteneva che le radici avessero un particolare odore simile a quello del vino e che, utilizzate assieme ad altre sostanze, riuscissero a calmare anche gli animali più feroci, non essendo comunque tossiche.
Il nome inglese con cui si identifica questa pianta è Evening primrose: i suoi fiori, solitamente, non si aprono prima delle 18 o 19 la sera per poi schiudersi in modo singolare.
Risale alla metà del 600 l’inizio della coltivazione a scopo culinario delle porzioni ipogee: le radici giovani venivano consumate crude come insalata, la radice grande, invece, al termine della fioritura poteva essere bollita come una carota o una barbabietola e consumata come contorno. L’olio di Enotera ha un colore giallo pallido e viene estratto dai semi presenti nel frutto della pianta tramite spremitura a freddo.
Per ottenere un migliore risultato a livello cutaneo è importante il giusto apporto di acidi grassi essenziali (acidi che il nostro organismo è incapace di sintetizzare e che partecipano attivamente alla ricostruzione e rigenerazione delle membrane cellulari) e la loro sinergia con un adeguato quantitativo di vitamina E (ammorbidisce, rivitalizza e ristruttura le pelle secca e senescente).

Tra gli acidi grassi essenziali si ricordano facilmente gli omega 3 e omega 6: molto importanti nel mantenimento della struttura cellulare ma anche dell’elasticità e della viscosità.
Un maggiore rallentamento del processo di invecchiamento cutaneo si ha quando l’olio di Enotera viene utilizzato assieme a quello di Borragine.